Il salotto

Gli oggetti della stanza

No. 1 per i bambini
per i bambini

Il salotto

Elegante, delicato e raffinato. Il salotto era la stanza più sontuosa della casa e il suo scopo principale era quello di intrattenere gli ospiti.

Era qui che le signore prendevano il tè dopo cena, lasciando gli uomini da soli nella sala da pranzo. Questi ultimi le avrebbero poi raggiunte al piano di sopra per giocare a carte o ascoltare la musica del clavicembalo.

Il tè e la tratta degli schiavi della rotta atlantica

Gli ospiti venivano spesso invitati a “prendere un piatto” di tè (le tazze non avevano manici e poggiavano su piattini, come da moda cinese). A partire dal 1791, alcune persone si rifiutarono di servire o consumare zucchero con il tè, a sostegno del movimento abolizionista della tratta degli schiavi della rotta atlantica. Questa protesta si diffuse in modo particolare tra le donne, che non avevano diritto a esprimere la loro opinione con il voto. Per questo divennero note come “antisaccarite”.

Ornamenti di lusso

Prima della carta da parati, le persone più ricche erano solite appendere alle pareti di casa vari rivestimenti in tessuto, come il damasco. Tra questi paramenti intessuti si trovavano spesso ricami, chintz, seta e velluto tagliato. Il tappezziere installava queste decorazioni parietali inchiodandole su una fodera di tela o usando una cornice di legno realizzata su misura. I motivi delle prime carte da parati spesso riproducevano i disegni di questi tessuti.

Feste scandalose

Durante l’età georgiana alcuni dei nostri vicini si godevano la vita al massimo. Grazie alle testimonianze dell’epoca, siamo a conoscenza di una festa clamorosa tenutasi al No. 30 Royal Crescent e organizzata da una signora citata nell’articolo come Mother Mac. Nell’estratto del giornale si legge:
“…Scese con gli occhi che giravano come un pestello che macina semi di senape in un mortaio di legno.” Le porte della mia cantina, signori, (disse) sono chiuse e chi non vuole salire a danzare è pregato di uscire dalla mia casa. – Ma come c’è da aspettarsi tanto dalle anziane quanto dai giovani, nessuna di queste minacce fu portata al termine. C’erano bicchieri rotti in giro, e cosce e ali mangiucchiate venivano lanciate da tutte le parti…”.

Questa pagina di “The New Bath Guide” (“La nuova guida di Bath”) elenca alcune regole e abitudini delle case da gioco.

Gli oggetti della stanza

Clavicembalo Kirkman, 1770 c.

Per gran parte del XVIII secolo, il clavicembalo fu lo strumento più comune in ambiente domestico. Sebbene somigli molto a un pianoforte, il clavicembalo si differenzia da quest’ultimo in quanto le corde vengono pizzicate da plettri, mentre nel pianoforte vengono percosse da martelletti.

Questo clavicembalo è stato realizzato da Jacob Kirkman nel 1770.

In prestito al No. 1 Royal Crescent da una collezione privata.

Ritratto di Mary Delany, opera di John Opie (1761 – 1807), 1782

Una delle donne più acclamate del XVIII secolo, Mary Delany fu un’artista rivoluzionaria. Questo ritratto fu realizzato quando la donna aveva 82 anni e l’artista John Opie appena 21. Delany fu un’amica intima e confidente della Regina Carlotta. La cornice fu progettata da Horace Walpole.

In prestito dalla National Portrait Gallery.

Ritratto di Rhoda (nata Delaval), Lady Astley (1725 – 1757) attribuito ad Arthur Pond (1701 – 1758)

Rhoda Astley fu una talentuosa ritrattista amatoriale, in un’epoca in cui poche donne erano riconosciute nel mondo dell’arte. Fu apprendista del pittore Arthur Pond, che la ritrasse quando la donna era venticinquenne. Morì a Bath sette anni dopo.

In prestito dalla National Portrait Gallery.

Orologio cartel in legno scolpito e dorato, 1763 c.

Realizzato da Samuel Jones di Bath

Il termine ‘cartel’ deriva dall’italiano ‘cartella’, una lastra dai contorni ornati e con uno spazio per le iscrizioni. Si tratta di un raro orologio con meccanismo di ricarica a otto giorni, progettato per imitare il cosiddetto ‘ormolu’ francese (una lega di rame, zinco e stagno di colore oro), ma che in realtà è realizzato in legno scolpito e dorato.

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