Molti visitatori venivano a Bath per prendersi cura della propria salute, viste le rinomate proprietà curative delle acque calde delle terme. La camera da letto del signore rappresentava un luogo dove riposare e recuperare le energie.
Le coppie sposate dell’aristocrazia georgiana generalmente avevano stanze da letto separate e, seppur splendidamente arredata, quella di un gentiluomo era molto meno elaborata di quella di una signora.
Bath fu dimora di numerosi dottori, che offrivano cure e rimedi di ogni tipo. Erano molti i medici dell’età georgiana che pubblicavano manuali con i loro consigli, come il celebre Dott. Buchan che nel suo “Medicina domestica” suggeriva il seguente metodo per curare tosse e raffreddore:
“una quantità di pece di Borgogna della grossezza d’una noce moscata; se ne distende uno strato sottile sopra un pezzo di pelle molliccia della grandezza della palma della mano, e si applica tra le due spalle. Cotesto empiastro si leva via ogni tre o quattro giorni.”
Armadietti dei medicinali come questo erano comuni nelle case del tempo. Quello raffigurato qui non è attualmente esposto.
Bath è sempre stata famosa per le sue acque calde minerali da sfruttare come acque termali o come acqua potabile. La regina Anna vi si recava spesso per trarne beneficio in vista delle sue gravidanze, numerose ma purtroppo sfortunate. L’ospedale “Mineral Water Hospital” fu fondato nel 1738 per offrire ai pazienti meno abbienti della Gran Bretagna di beneficiare delle acque curative di Bath. Oltre che curare gotta e reumatismi, si riteneva che questi trattamenti potessero alleviare anche paralisi, dermatiti, patologie ginecologiche e digestive.
Dati i tanti visitatori facoltosi e residenti benestanti, non passò molto tempo prima che mobilieri, tappezzieri, intagliatori e indoratori decidessero di lasciare Londra per Bath, attratti dalla prospettiva di affari redditizi.
Le librerie e le tipografie iniziarono a vendere litografie e stampe della città che avrebbero decorato le pareti delle stanze più austere.
A partire dal 1685 circa, rasarsi diventò un’abitudine diffusa tra gli uomini e questa tendenza continuò fino al XIX secolo, quando barba e baffi divennero di moda.
Nel corso del XVIII secolo, gli inglesi divennero sempre più attenti alla pulizia e crebbe l’interesse per l’igiene personale. Tutto ciò, insieme alla diffusione di un abbigliamento più leggero sia per gli uomini che per le donne, portò a un allontanamento dai profumi eccessivamente forti utilizzati nel XVII secolo.
Cozens fu un talentuoso acquerellista. Le sue vedute di Bath raffigurano la città all’apice della sua popolarità. Quella di Queen Square è particolarmente importante in quanto mostra l’originale balaustra in pietra intorno al giardino centrale, rimossa nel 1775.
La casa al No. 1 fu la prima a essere costruita nel Royal Crescent e la finestra di questa stanza offre la vista migliore dell’intero complesso residenziale. Costruito tra il 1767 e il 1775, il Royal Crescent è l’ultimo di una serie di edifici progettati dal duo padre-figlio di architetti John Wood il Vecchio (1704 – 1754) e John Wood il Giovane (1728 – 1782). Durante gli anni ’20 del ‘700, Wood il Vecchio aveva introdotto a Bath l’elegante stile dell’architettura palladiana, che poi sarebbe diventato un simbolo della città durante la sua diffusione nel corso del XVIII secolo.
Questa è la facciata su Alfred Street delle New Rooms o Upper Assembly Rooms, le nuove sale da ballo costruite nel 1771 per accogliere il crescente numero di persone che veniva a visitare la città. In primo piano si può osservare l’entrata per le portantine su cui venivano trasportati i visitatori.
